Isole Tremiti

Rigenerazione di Posidonia

Le Isole Tremiti, conosciute anche come "le Diomedee", sono un gioiello italiano nel Mare Adriatico, a 12 miglia dalla costa della Puglia settentrionale. L'arcipelago attira migliaia di turisti con le sue acque cristalline, fondali marini incontaminati, clima piacevole, vegetazione lussureggiante, spiagge sabbiose e scogliere ripide.

Tuttavia, sotto la bellezza si nasconde una sfida ecologica. Negli ultimi 20 anni, organizzazioni come CoNISMa e l'Autorità del Parco Nazionale del Gargano hanno studiato da vicino i prati di Posidonia nella zona, rivelando il loro declino. Questi prati svolgono un ruolo cruciale nel mantenere la biodiversità marina locale, ma l'attività umana, in particolare l'uso eccessivo degli ancoraggi delle barche, può strappare l'erba marina, interrompendo l'ecosistema.

Una delle principali minacce alla Posidonia nelle isole Tremiti è il danno meccanico causato dagli ancoraggi delle barche, che non solo strappano l'erba marina ma interrompono anche la stabilità dei prati, causando la perdita o la morte dei rizomi.

In risposta, nel 2022 UNESCO-IOC, insieme a E.ON, all'Università di Bari e a The Oceancy ha avviato il progetto Save the Wave per ripristinare i prati di Posidonia oceanica e promuovere pratiche responsabili per la loro preservazione.

Il progetto si è ampliato nel 2023 e 2024, ripristinando ulteriori aree e rafforzando gli sforzi di monitoraggio.

Azioni di restaurazione

3

Siti pilota per il restauro della Posidonia

145

metri quadrati trapiantati

2024
Restauro e Monitoraggio Continuo

Gli sforzi di restauro e monitoraggio continueranno per tutto il 2024, coinvolgendo sia professionisti che scienziati cittadini. Se i risultati saranno positivi, pianifichiamo di espandere le aree restaurate, creando prati fioriti che possono sostenersi senza ulteriore intervento umano.

2023
Progressi e Risultati

Nel giugno 2023, sono stati trapiantati ulteriori 15 metri quadrati di Posidonia oceanica presso il sito di Cretaccio, costruendo su precedenti sforzi di restauro.

Inoltre, il personale di Aquodiving è stato formato sull'importanza dei prati di Posidonia oceanica e sulle tecniche di raccolta dati necessarie per il monitoraggio. La loro formazione ha incluso sessioni sia teoriche che pratiche presso le Isole Tremiti. Questa preparazione ha consentito al personale di Aquodiving di contribuire con documentazione fotografica, evidenziando il ruolo cruciale della scienza cittadina per gli sforzi di conservazione.

I risultati preliminari sono stati condivisi in due importanti conferenze: il 52° Congresso della Società Italiana di Biologia Marina a Messina (12-15 giugno 2023) e la conferenza IEEE MetroSea a Malta (4-6 ottobre 2023).

2022
Identificazione dei siti di restauro

Nel 2022, i partner scientifici di Save the Wave—l'Università di Bari Aldo Moro e The Oceancy—hanno identificato due siti chiave per il restauro: Cretaccio e I Pagliai. Dopo un'accurata ricerca, hanno selezionato un totale di 100 metri quadrati (50 metri quadrati per ciascun sito) per il restauro.

Con l'esperienza dell'Università di Bari Aldo Moro, il progetto ha utilizzato un metodo innovativo e a basso impatto per ripiantare Posidonia oceanica. Con il supporto del centro subacqueo locale Aquodiving, sono stati raccolti segmenti staccati da prati vicini e ripiantati utilizzando una rete di cocco ecologica. In totale, circa 1600 rizomi estratti sono stati ripiantati nei due siti.

Gli sforzi di restauro hanno ricevuto riconoscimenti dall'Ente Parco Nazionale del Gargano, l'autorità responsabile della gestione dell'Area Marina Protetta delle Isole Tremiti, assicurando che il progetto sia in linea con gli obiettivi di conservazione.

E.ON Energia è stata essenziale per il successo del progetto Save the Wave, supportando la sua crescita e sostenibilità a lungo termine. Con il supporto di E.ON, il progetto può espandere il suo impatto oltre il restauro, condividere risultati in conferenze e pubblicare in riviste scientifiche, contribuendo così a far avanzare la conservazione marina a livello globale.

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